Motivazione e auto-efficacia generano un circolo virtuoso nell’apprendimento della lingua

Marine, Costa d’Avorio

Marine, 40 anni, è arrivata in Italia dalla Costa d’Avorio nel 2014. Durante la guerra civile aveva lasciato il paese per andare in Libia, dove le condizioni di vita erano dure e pericolose; così decise di fuggire e arrivò in Italia via mare. Era analfabeta e aveva una scarsa conoscenza del francese parlato. La sua alfabetizzazione è coincisa con l’apprendimento dell’italiano. E’ stata seguita da una cooperativa che lavora coi rifugiati ed è stata inserita in un programma di alfabetizzazione dove ha imparato a scrivere e leggere in italiano. E’ stato davvero difficile per lei: si vergognava rispetto ai suoi compagni, tutti rifugiati adulti ma con un'istruzione superiore, ma era molto motivata ad imparare l'italiano: il suo impegno era a tempo pieno perché dopo la scuola continuava a studiare italiano. La TV con l’uso dei sottotitoli in italiano è stata una grande fonte di autoapprendimento. Marine si dava piccoli e semplici obiettivi giornalieri e settimanali di auto- apprendimento e viveva ogni obiettivo raggiunto come un successo che la spingeva a fissarne di nuovi e più alti. Ora legge e parla correttamente e ha solo qualche problema di scrittura. Si sente molto grata e dice che "l'hanno fatta diventare una persona". Lavora come cuoca in un centro di accoglienza per minori non accompagnati ed è in grado di mantenersi. E' molto orgogliosa di se stessa anche se le ferite della sua precedente vita in Africa sono ancora aperte, ma ha nuovi progetti per il futuro: studiare per diventare cuoca certificata e imparare il francese.

Storia personale
Auto-apprendimento
Tirocinio