Rafforzare l'inserimento lavorativo dei rifugiati e nuovi immigrati
I rifugiati e nuovi immigrati hanno un accesso ritardato al mercato del lavoro rispetto ad altri gruppi svantaggiati. A seconda del paese, possono essere necessari anche più di sei anni per raggiungere il resto della popolazione in termini di accesso all'occupazione. La situazione è particolarmente difficile per le donne.
Coloro che parlano correttamente la lingua del paese ospitante hanno maggior facilità nell’accedere a un lavoro (in UE i rifugiati che parlano la lingua locale a livello di principiante, o non la parlano affatto, hanno un tasso di occupazione solo del 27%, che raddoppia al 59% per le persone con competenze linguistiche intermedie).
Gli immigrati hanno bisogno e vogliono lavorare e il loro inserimento lavorativo sarebbe più elevato se non fosse richiesto il prerequisito di una buona conoscenza della lingua locale. Infatti l'apprendimento delle lingue può avvenire anche sul posto di lavoro con il sostegno dei datori di lavoro in cerca di lavoratori. L'esperienza ha dimostrato che questa modalità è persino più efficace.
Obiettivi del nostro progetto
- migliorare l'esperienza di apprendimento dei rifugiati/nuovi arrivati e offrire loro i mezzi per apprendere
- facilitare un accesso più rapido all'inserimento lavorativo trasferendo parte dell'apprendimento delle lingue all'interno dell'azienda.
- valutare le competenze chiave e le capacità trasversali per ottenere un primo impiego
- coinvolgere le imprese nell'apprendimento e nel processo di integrazione globale.
Partner coinvolti
Ceipiemonte (IT) - www.centroestero.org
Foreningen Nydansker (DK) - www.foreningen-nydansker.dk
Greta du Velay (FR) - www.velay.greta.fr
Solidaridad sin fronteras (ES) - www.ssf.org.es
Metodi e strumenti
1) Cassetta degli attrezzi per insegnanti di lingua, formatori, operatori sociali e volontari:
- adattare l’intervento rispettando la storia personale degli immigrati
- valorizzare l’esperienza pregressa nel paese d’origine e l’esperienza migratoria
- coniugare le loro aspettative con le priorità del paese ospitante in termini di integrazione nel paese ospitante
- integrare l’esperienza e le pratiche di apprendimento degli immigrati, in particolare per quanto riguarda l'acquisizione delle lingue
- rafforzare la competenza chiave già esistente “imparare ad imparare”
- favorire un ambiente di apprendimento personale per imparare al di fuori di un contesto formale, a casa o al lavoro
2) Metodi e strumenti per identificare e sviluppare le competenze dei rifugiati/nuovi arrivati in ottica di prospettiva occupazionale nel paese ospitante.
- Considerare l’esperienza migratoria e pre-migratoria per individuare e valorizzare le competenze apprese durante il percorso, anche in modalità non formale e informale
- Identificare le competenze che sono spendibili in tempi rapidi nel mondo del lavoro
- Sviluppare le competenze chiave e le capacità trasversali degli immigrati in prospettiva occupazionale
3) Metodi e strumenti per preparare e sostenere le imprese ad assumere rifugiati/nuovi immigrati:
- accrescere la consapevolezza sulle competenze trasversali e sulle abilità chiave utili al lavoro, in modo che i migranti possano essere impiegati anche con un livello linguistico inferiore a A1.
- preparare l’accoglienza dell’immigrato in azienda, attraverso la sensibilizzazione del team di lavoro, formazione specifica al tutor, adattamento dei compiti e dell’ambiente lavorativo
- favorire l’inserimento lavorativo di immigrati-non UE con basso livello di conoscenza della lingua locale (preparazione di tutor e mentori a supporto dell’integrazione, incoraggiamento e guida all’apprendimento della lingua sul luogo di lavoro, azioni per facilitare una partecipazione attiva nei diversi ambiti della società ospitante).