La valorizzazione della diversità per favorire una più rapida inclusione

Jacqueline, Camerun

Jacqueline, 32 anni, camerunese, arrivata in Italia nel 2016. È stata presa in carico dai servizi sociali per i rifugiati e i beneficiari di protezione internazionale. Imparare l'italiano non è stato difficile per lei che aveva un buon livello di istruzione.

Ora ha due tipi di occupazione, a seconda dei periodi stagionali: in inverno lavora in un ospizio, mentre nel resto dell'anno lavora in una cooperativa agricola dove è impegnata nella coltivazione di frutta e verdura, oltre che nella trasformazione dei prodotti. Con la passione della cucina, si è avvicinata alle ricette italiane e ha imparato a realizzare marmellate, composte, salse e altri prodotti tipici piemontesi. Col tempo ha iniziato a rielaborarle contaminandole con la cucina africana. E' orgogliosa di aver inventato una nuova salsa che è un misto di cucina africana e italiana. Il prodotto è in vendita col nome di "Salsa Jacqueline".

E’ stata proprio la valorizzazione della diversità culturale a fare la differenza. Il lavoro nell'ospizio è solo un ripiego per guadagnare soldi tutto l'anno, ma la sua vera passione è lavorare nella cooperativa, dove può inventare nuovi prodotti. Il suo italiano è eccellente. Non parla della sua vita precedente, perché ora non è così importante. Si sente davvero inclusa nella comunità di Torino.

Storia personale
Competenze imprenditoriali